Percorsi sulle Colline di Orciatico – Lajatico Toscana
Lo sviluppo dell’agricoltura ha modellato, negli anni, il paesaggio di queste aree. In collina predominano le coltivazioni di oliveti, mentre nelle zone più pianeggianti si estendono grandi campi di cercali e numerosi vigneti e frutteti. Non mancano, comunque, bellissimi boschi anche di grossa estensione, ricchi di numerose specie floristiche e faunistiche.
Tra le specie arboree predominano le querce e i lecci, che, soprattutto nei territori di Miemo e della Rocca di Pietracassia, formano boschi molto suggestivi il cui sottobosco, specialmente nel periodo autunnale, è arricchito dalla presenza di svariate specie di funghi. In passato questi boschi venivano utilizzati come fonti di reddito dalla popolazione locale, con lo sfruttamento della legna e del carbone. Ancora oggi, curiosando per questi boschi, è possibile trovare tracce delle antiche carbonaie.
Di particolare pregio è anche la presenza, nei pressi di Orciatico, o inglobati dalla vegetazione boschiva circostante, di boschi di castagni, i cui frutti erano importantissimi, un tempo, per la produzione della farina e per l’alimentazione della popolazione locale.
Percorso dei Mulini a Vento (lungo circa due km)
Di particolare pregio per il territorio della Val d’Era è la presenza di due bellissimi mulino a vento, il Mulino di Fonterossa e il Mulino dei Fornelli, che risalgon0 ai secoli XVII -XVIII. Vennero costruiti da Luigi Tani, un nobile abitante del paese di Orciatico. Fino all’inizio del secolo scorso, i due mulini sono rimasti attivi. Poi, con l’avvento della guerra e l’azione degli agenti atmosferici, hanno via via subito dci danni strutturali e sono stati invasi dalla vegetazione.
Negli ultimi anni però, grazie alla sensibilità storica e culturale degli abitanti della zona, che hanno fondato il “Comitato delle feste paesane”, il terreno intorno ai mulini è stato bonificato e sono stati fatti interventi di ristrutturazione degli edifici. Oggi è possibile ammirare a pieno la bellezza di questi mulini percorrendo un facile sentiero: accanto alle due strutture sono peraltro stati costruiti dei cartelloni che spiegano qual era la struttura e le modalità di funzionamento dci mulini a vento.

Cammino della fauna e dell’ambiente delle Colline di Orciatico – Lajatico Toscana
All’interno della ZRC di Orciatico è stato individuato un percorso naturalistico che attraversa le aree di maggior interesse paesaggistico e ambientale. I percorsi di quest’area sono percorribili a piedi, in mountain-bike e anche a cavallo e sono adeguatamente segnalati.
Tipo di percorso: ambientale, naturalistico
Per tutti i tipi di percorsi si raccomanda l’utilizzo di calzature chiuse e, nei mesi più caldi, l’uso di un copricapo per riparare la testa dal sole nelle zone non riparate dalla vegetazione.
Percorso principale: Il sentiero principale si sviluppa ad anello dentro la zona di ripopolamento e cattura di Orciatico, attraversando tutti gli ambienti più caratteristici di questo territorio. Si parte quindi da un ombroso e fresco castagneto proprio sotto il paese di Orciatico, per poi giungere ad una verde oliveta, che rappresenta una delle colture più dif fuse delle colline toscane. A circa 500 metri dall’inizio del percorso si incontra I’ antica Fonte Carta, la cui costruzione è databile attorno all’anno 1570.
Fonte Carta
Oggi i resti della Fonte Carta sono costituiti do un piccolo abbeveratoio, in cui stramazzo va ad alimentare un sottostante lavatoio. A circa 20 metri sopra l’abbeveratoio è situata la Fonte, un antico manufatto in pietra con copertura a volta semisferica in cotto, dello superficie di circa 20 mq, con una piccola porta di accesso. L‘interno, dove sgorgava la sorgente, è suddiviso in quattro vasche di decantazione. Attualmente la Fonte Carta è coperta da uno folta vegetazione e da uno strato di terra. Si spera, a breve, di asportare tutto quanto impedisce di vedere le strutture di questa antica Fonte e di realizzare un intervento conservativo.
La Fonte di Carta ero una delle due fonti che alimentavano il Castello di Orciatico. L’altra è situata in cima al paese di Orciatico, al termine di via G. Topi ed oggi, anche se non più operante risulta ben mantenuta. Il lavatoio della Fonte Carta era utlilizzato dalle massaie per il lavaggio dei panni perchè dispone¬va di acqua più abbondante dell’altra fonte in paese, specie nei mesi estivi. In genere i panni e le bigonce per l’acqua venivano trasportati da Orciatico e ritorno con i caratteristici carri rossi con aggiogati due buoi. Questa sua funzione si è protratta fino a metà del secolo scorso, così come l’abbeveratoio era utilizzato per abbeverare il bestiame, soprattutto vacche di razza rigorosamente chianina..
Oltre che per gli usi degli abitanti del Castello, era un punto di sosta e ristoro dei numerosi, all’epoca, viandanti che si dirigevano a Firenze e paesi limitrofi, perché ubicata sull’antica via Fiorentina, che, passando per il podere Isola e poi congiungendosi alla strada da Lajatico, proseguiva verso Fabbrica e San Miniato.
Passata l’oliveta
la visuale pian piano si allarga fino ad abbracciare le colline tutto intorno, per cui è possibile godere appieno del panorama e dei mille colori e profumi della campagna circostante, nonché di una superba vista sul paese di Volterra. n vari punti del sentiero sono state poste delle altane per l’avvistamento della fauna selvatica, ricca e numerosa in tutta la zona con lepri e fagiani, mentre negli angoli più aperti, sono stati posti dei cartelloni che esplicano i punti meglio riconoscibili e più significativi del luogo.
Il sentiero che attraversa la ZRC di Orciatico, che attraversa campi e colline, è l’ideale per chi ama lunghe passeggiate o per gli amanti delle gite a cavallo o in bicicletta. Il sentiero infatti, pur coprendo una lunghezza di circa 11 km, è molto agevole da percorrere, ed è quindi adatto a tutti coloro che amano la vita all’aria aperta. Con la variante di Colle all’Asino il sentiero si accorcia. Si raccomanda, comunque, l’utilizzo di calzature chiuse e, specialmente nei mesi più caldi, l’uso di un cappellino per riparare la testa dal sole specialmente nelle zone più aperte.
Dal sentiero principale, partono, per i più, curiosi altri tre percorsi alternativi, denominati Colle all’asino, la Foscecchia e la Montaccina.
Variante di Colle all’Asino:
La variante di Colle all’Asino si imbocca alla prima deviazione che si incontra percorrendo il sentiero principale, ed è opportunamente segnalata dalla cartellonistica. l percorso di Colle all’Asino è molto breve ed agevole, e passa accanto al Podere di Colle all’Asino, che è una delle più antiche abitazioni del luogo. l percorso si sviluppa lungo un crinale di aperta campagna su un sentiero pressoché pianeggiante, e permette di godere a pieno del paesaggio circostante. A poca distanza dall’attacco del sentiero è posta una panoramica altana per l’avvistamento della fauna selvatica.
Variante della Foscecchia:
Questa seconda variante del sentiero principale, costeggia per buona parte il torrente Foscecchia, nelle cui acque fresche e cristalline vivono numerosi organismi,quali larve di insetti di vari gruppi, come i così detti “bachi muratori”, piccoli crostacei e molluschi e altri invertebrati . E’ un percorso facile e rilassante che, dopo una iniziale discesa verso la valle del torrente , si snoda per buona parte in pianura.
Arrivati ai piedi della valle si trova inoltre un piccolo laghetto in cui, verso la fine dell’inverno,è possibile osservare qualche uccello migratore di passo, che utilizza le aree umide per sostare e riposarsi nel corso del suo lungo viaggio.
Sui piani della Foscecchia, in particolare, è frequente, nei mesi di gennaio e febbraio, osservare stormi di pavoncelle con il loro elegante volo prima che si fermino in mezzo ai campi per alimentarsi con i piccoli organismi che vivono nei terreni limosi, di cui si nutrono.
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Variante della Montaccina:
La terza ed ultima variante del percorso della ZRC di Orciatico passa invece al di sopra della valle della Foscecchia, da un facile e panoramico sentiero che si sviluppa in buona parte lungo il crinale, in una zona aperta da cui si gode appieno del panorama della campagna circostante e dei paesi che la costellano.
Nella cartina si riportano i sentieri descritti per facilitarne il percorrimento. Vengono inoltre segnalati i punti in cui sono state installate le altane per l’avvistamento della fa una selvatica e la collocazione del centro visite, che offre al visitatore u n panorama completo delle peculiarità faunistiche e vegetazionali del territorio di Orciatico.
